
Il Walkman compie 40 anni: nel 1979 nasceva la musica portatile
Un'invenzione contesa
Pochi prodotti sono riusciti a segnare un'epoca come il Walkman, il mangiacassette di Sony nato esattamente 40 anni fa, nel luglio 1979. Possiamo pensare all'iPhone, al Game Boy e a tanti altri dispositivi che hanno lasciato la loro impronta ma il lettore portatile di cassette di Sony ha qualcosa in più, ha cambiato il mondo. Era il primo device che permetteva di portare davvero la musica in tasca, di averla sempre con sé sia nei lunghi viaggi che nelle passeggiate cittadine. Prima c'erano gli ingombranti mangiadischi oppure mangiacassette enormi come il Sony TC-D5. Non a caso, il primo Walkman nasce proprio da esigenze di viaggio. La storia narra che a dare l'impulso fu il cofondatore di Sony, Masaru Ibuka, che voleva ascoltare le sue arie d'opera preferite durante i lunghi viaggi in aereo che faceva per lavoro. Da qui sarebbe nato il TPS-L2, quel parallelepipedo blu e argento con le cuffie dotate di spugnette arancioni (in origine era tutto nero) che viene ancora oggi celebrato nei musei di design di tutto il mondo. Il successo fu immediato e l'invenzione venne accreditata all'altro fondatore di Sony, Akio Morita, ma la realtà è ben diversa. (Nella foto: il primo Walkman)
Successo immediato
Appena nato, il TPS-L2 è subito un successo. Appare in Giappone il primo luglio 1979 a 39.433,58 yen, ovvero 400 euro di oggi. Non è certo economico e l'obiettivo di vendita è piuttosto parco. Sony prevede di venderne 5mila unità nel primo mese ma poco dopo scoprì che si era sbagliata. Nei primi due mesi vengono venduti 50mila pezzi, nel 1983 è già a quota 50 milioni.
Portaile e intimo
Gli assi nella manica del TPS-L2 erano due. I lettori di musica portatili prima esistevano già, la prima radio portatile era del 1954, ma il Walkman offriva una portabilità assoluta grazie alle due batterie AA che lo alimentavano e in più prometteva privacy. Non c'era infatti un costoso speaker ma solo l'ingresso per le cuffie, il medesimo jack da 3,5 mm che usiamo oggi, e ciò, come scrivevano i giornali del tempo, regalava un senso di «intimità» con la musica. (Nella foto: una scena da Il tempo delle mele del 1980)
Tutto è Walkman
Il successo del Walkman era stato così strepitoso da diventare un marchionimo. Il nome commerciale era stato adottato nell'uso comune per indicare tutti i lettori portatili di musica. Negli anni '80 e '90 ogni mangiacassette portatile era un «Walkman» e poco male se in realtà era prodotto da Aiwa, Panasonic o Toshiba. (Nella foto, una pubblicità italiana del 1989 di cuffie per Walkman)
Musica e sport
Con uno strano incrocio di fatti che sembrano distanti tra loro, il primo Walkman si era avvantaggiato anche di un altro fenomeno: il jogging e l'aerobica. Tutti abbiamo impressi in mente quei video statunitensi degli anni '80 con avvenenti ragazze e nerboruti ragazzi che fanno sport all'aria aperta. Ebbene, il lettore portatile gli permetteva di muoversi a tempo di musica ovunque fossero, un'esperienza mai provata prima. (Nella foto: la prima pubblicità in assoluto del Walkman)
Piccolo e pratico
Ed ecco il papà putativo del Walkman, il Sony TC-D5. Il cofondatore dell'azienda giapponese Masaru Ibuka era stanco di portare con sé questo dispositivo grande, pesante e colmo di tasti per ascoltare musica in viaggio e così chiese di realizzare qualcosa di leggero e compatto.
Il vero inventore
Come si diceva quella del cofondatore di Sony come inventore del Walkman è una storia vera solo a metà. Dopo oltre vent'anni di battaglia legale, nel 2004 la casa giapponese ha riconosciuto il merito dell'invenzione all'allora sessantenne Andreas Pavel, inventore tedesco che aveva brevettato un lettore portatile di cassette nel 1977. Sony aveva accettato di pagare le royalty al tedesco fin dal 1986 ma solo nel 2004, dopo oltre tre milioni euro in spese legali, fu riconosciuto come l'unico inventore. (Nella foto: una pagina di Topolino del 1989)
La (flebile) rinascita
Oggi il vecchio lettore sta vivendo un revival. A riportarlo in auge è il ritorno agli anni '80, la flebile rinascita della musicassetta – tanti autori come Bjork hanno ripubblicato l'intero catalogo in quel formato – e in particolare un film, Guardiani della Galassia. - Vedi Foto - Qui vediamo il protagonista, Star Lord, che viene strappato in tenera età dalla Terra per essere portato in continui viaggi spaziali. Il Walkman è il suo unico legame al pianeta d'origine e le continue apparizioni nel film hanno riacceso l'interesse per un prodotto che si pensava dimenticato. Ad oggi è stata realizzata anche una versione ad hoc del lettore: esternamente sembra un mangiacassette ma in realtà è una sorta di lettore mp3. Chiamato Retro Recordable Player, ha una presa per collegarvi una fonte audio esterna come lo smartphone così mentre il telefono sarà celato in tasca all'esterno si vedrà solo il fino Walkman. www.corriere.it/tecnologia